Da Rotte volutamente perdute, Edizioni Fuoridalcoro Mendrisio 2013
ESAURITO
"Una nuova poesia deve defluire come un rigagnolo di sangue, caldo e inarrestabile. Con la poesia non si
bara, non si devono dilavare capitoli su capitoli e ricucire frasi e idee. L'immediatezza è la sua forza. Quando si spara un colpo di pistola, deve arrivare dritto al cuore. Bang! La poesia
migliore..."
tratto da "Dublino è lontana"
Pioggia sugli occhi
Scade il tempo
su questo scorcio di secolo
fradicio di inusitati canti.
Gli specchi ingialliti
sbiadiscono
e si portan via
le nitide immagini
della sera prima
quando ancora si sapeva
impazzire di sogni.
È pioggia sugli occhi
a lavare le impronte
di vita spesa.
La barca
La barca solca i sogni
verniciati di fresco
di chi sa perdere
volutamente la rotta
tracciata da altri
che ancora non sanno
dove trovare
il pesce buono.
Alba
Il giorno rinasce
dai barbagli
dei fari
che dalla nebbia
spuntano
e si stirano
al nuovo sole.
Di sicuro
anche oggi
si scorderà
delle sue ventiquattro ore
e trascorrerà
in un minuto.
Troppo poco
per respirarti.
Ulisse
Il gatto,
muso incollato alla finestra,
scruta la notte in silenzio.
I suoi pensieri vaghi,
come rune disegnate
dal suo alito sul vetro,
gli parlano di sogni
ancora da rincorrere.
Sette vite lo attendono
oltre la cortina nera.
Binario vuoto (Mi perdo)
Mi perdo.
In quella stazione, stemperata
su una pagina in bianco e nero,
letta e riletta,
mi perdo.
Là, qualcuno ancora aspetta
che un treno parta o arrivi
e riporti tutto
alla realtà del sogno.
Dov'è
Jeanne,
Monsieur
Baudelaire?
E dove sono io?
Io, che lì mi voglio perdere,
impigliato tra un pigiama rosa
e capelli dai riflessi d'oro;
tra una voce, "quella" voce,
e occhi sfatti dal sonno.
Perché bisogna capire tutto?
Non c'è niente da capire...
Ciao,
come stai?
Bene,
grazie.
E il mondo ricomincia a girare,
il cuore ricomincia a pulsare,
il sangue ricomincia a scorrere.
Non c'è proprio niente da capire...
Come
stai?
Bene,
grazie.
E, nella mia mente, il treno parte
o forse arriva, finalmente,
a destinazione.
Muro di vetro
Anche oggi
c'è una porta chiusa.
Di qua dal mare
la guardo
e vorrei bussare
ma le gambe
sono molli
e il respiro pesante.
Non posso nascondermi
nel silenzio:
la rotta è tracciata.
Col pensiero sono
oltre la soglia,
tra le basse nubi
dei sorrisi immaginati.
Per oggi basterà.